Fear of death

QUESTION
I would like to ask you why I do have fear of dying and the staying eternally in the nothingness as when one does sleep. It makes me afraid.

REPLY
If your attention was rested on what you truly are and not on what you have been led to believe that you are, which is NOT what you are, the fear of death would subside in the seeing that you are timeless, unborn and therefore unable to die.
The fear of death is not present and cannot be until the attention of Awareness comes to rest on the body/mind and forms an identification with it.
What you are is not describable as it is NOT a thing, it is absent of thing-ness. As awareness you are not anything that the senses can focus on or describe as you are that which the senses hand their information of experiences over to, you as this One are neither existing nor non-existing, you are just BEING itself prior to anything created. You are always home and going now where, just watching the play of time.
Take a look for yourself as ONLY you are the authority in this ……. you SEE the body, you SEE that play of energy that we call mind, what are you that SEES?
Much Avasa

QUESTION
Ok
in which sense?
because time ago i had an accidentwith the car when i was 18 and now im 27.
and before waking upi remained for ten minutes in that state and i did not see anything and now thinking to remain like that makes me afraid,

REPLY
You were in this Awareness for 10 minutes and you STILL are, the only difference is that your attention is on the appearance of the world again and not on the Awareness alone. When the body/mind was temporarily not able to function correctly the attention returned home naturally to its source, which is what happens at the moment of the death of the body, and also in deep sleep.
The world then some time later reappears and the attention goes to the objectivity and identification happens. The world reappears as it does each day in your experience OUT of this Awareness, this Awareness is ALWAYS present whether the body/mind is alive or dead.
What tends to happen is that the Awareness when the waking state is present ceases to be conscious of itself in most cases and overlooking itself it becomes unfamiliar. When , satori, happens it is this that stands out and is no longer overlooked and is recognized to be what one is and so the fear of death that can only be present when the attention is on the form is no longer present.
In that 10 minute period there was no fear but it returned later when the attention again was focused on the body/mind.
Once the Awareness is located, in a sense, more and more time is naturally spent including it in on the deal of Life and living, ceasing to overlook this that is doing the looking.Being conscious of this that is ever-present witnessing evrything including itself is . One no longer believes one’s self to be a thing because it is obvious in each and every moment that one is nothing and as this one is going nowhere, becoming nothing, just being.
With Love Avasa

DOMANDA: volevo chiederti perché ho paura di morire e stare eternamente in quel nulla, come quando dormi. Mi crea paura

RISPOSTA
Se la tua attenzione riposasse in ciò che veramente sei e non su ciò che sei stato condotto a credere di essere – che NON e’ ciò che sei- la paura della morte cadrebbe nel vedere che sei senza tempo, mai nato e quindi incapace di morire.

La paura della morte e’ presente e non può non esserlo fino a che l’attenzione della Consapevolezza viene a riposare sul corpo/mente e forma una identificazione con esso.

Ciò che sei NON e’ descrivibile come una cosa, e’ privo in sè del concetto di essere una cosa. Come consapevolezza tu non sei qualcosa su cui i sensi possano focalizzarsi o descrivere, in quanto sei proprio ciò a cui i sensi passano le informazioni delle esperienze che sono attraversate. In quanto Uno non sei mai ne’ esistente ne’ non esistente, sei solo l’ESSERE stesso che precede ogni cosa creata.

Sei sempre a casa e non stai andando da nessuna parte, stai solo guardando il gioco del tempo.

Dai un’occhiata da solo visto che sei l’UNICA autorità su questo…. Sei tu che VEDI il corpo, sei tu che VEDI il gioco di energia che chiamiamo mente, cosa sei tu come ciò che VEDE?
Con molto amore,
Avasa

DOMANDA
In che senso?
Anche perché tempo fa ho avuto un incidente in macchina quando avevo 18 anni adesso ne ho 27. E prima di svegliarmi sono rimasto in quel lo stato per 10 minuti e non ho visto nulla adesso pensando di rimanere così mi fa paura

RISPOSTA
Eri in questa Consapevolezza per 10 minuti e ANCORA ci sei, l’unica differenza e’ che la tua attenzione e’ ora sull’apparizione del mondo e non sulla Consapevolezza e basta. Quando il corpo/mente non era temporaneamente capace di funzionare in modo corretto l’attenzione e’ tornata a casa in modo naturale alla sua sorgente, che e’ ciò che accade al momento della morte del corpo, e anche nel sonno profondo.

Il mondo allora dopo un po di tempo riappare e l’attenzione va sull’oggettivita’ e l’identificazione accade. Il mondo riappare, cosi come fa ogni giorno nella tua esperienza, a partire DA questa Consapevolezza. Questa Consapevolezza e’ SEMPRE presente sia che il corpo/mente sia vivo o morto.

Ciò che tende ad accadere quando c’è lo stato di veglia e’ che la Consapevolezza cessa di essere conscia a se stessa nella maggior parte dei casi e si ignora fino a diventare estranea a se stessa.

Quando un risveglio, un satori, accadono e’ questo che emerge con chiarezza, cosi che non e’ più ignorato ed e’ riconosciuto come cio’ che uno e’. Quindi in quel momento la paura della morte, che puo’ esistere solo quando l’attenzione e’ sulla forma, non e’ piu’ presente.

In quel periodo di 10 minuti non c’era paura, essa e’ tornata dopo quando l’attenzione era di nuovo focalizzata sul corpo/mente.
Quando questa Consapevolezza e’ localizzata di nuovo, in un certo senso, si passa sempre più tempo includendola nella Vita e nel vivere, cessando cosi di ignorare che cos’è che fa il guardare.

Illuminazione è l’essere consci di questo che e’ sempre presente e che testimonia ogni cosa, incluso il testimoniare se stesso. Non si crede più di essere una cosa perché e’ ovvio in ogni e ciascun momento che si e’ nulla e che non si sta andando da nessuna parte, non si diventa nulla, si e’ solo essere.
Con amore,
Avasa