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If you attack a disease you are an aggressor, you then are an accomplice in what is the very energy that is creating the disease.
Loving the disease is the answer to healing because the dis-ease is an information which has come from the source and got a bit lost, forgetting its way home. In loving it you give it true orientation, you remind it of its homeground and it will willingly return home, to health.
This is where all illness comes from but forgets its way home. It comes from Love. It is a reflection of your own consciousness.
Unless you yourself realize what the truth of you is you cannot remain fully at ease so you are dis-eased, diseased. It is this dis-ease that is the mother of all illness. You must go beyond this primary disease and realize that you are the stillness prior to it, forever at ease. Only from this resting place can true healing take place, as your dis-ease comes to rest the disease that appears outwardly will appear less and less until it disappears.
As you are so is the world, as within so without. The cause of an effect is also the cause of its imagined cause. The cause of all that appears is yourself; if you live in ignorance of what you are you create the reflection of this ignorance and your creation then is painted with the brush of ignorance. If you live in conscious awareness of what you are you create from and with conscious awareness, you will create a world where awakening is taking place to exactly the same degree as you awaken for the world is your reflection.
What you are seeking to heal is your own illness, you are schizophrenic if you identify with the body/mind and your whole way of acting and thinking will be the activity of an insane person. If you realize what you really are, the impersonal awareness prior to the appearance of the body/mind, you are no-one, you are nothing, the same nothing that exists alone prior to creation.
In this realization there is true healing, wholeness, and in this you see that all that appears is yourself playing the game of apparent separation as others. The very seeing of this begins to heal those apparent others of the illness of separation, the illnesses of the body/mind follow suit.
To arrive at this realization you must be utterly prepared and ready to lose everything you imagine that you know including the idea, the present idea, that you are a separate individual for this is not the truth of you and this concept must die before the realization of the true self can take place. You must die to the image of yourself to come to see this that has no image. When you rest as this that has no image you are nothing, you are no-one. When you are no-one at all the actions of the body/mind will be seen to be taking place spontaneously with the circumstances of the moment. All actions then will be the very best possible in the moment for they will be pure action, unhindered by the ego concept. They will be the action of Oneness and will therefore not create the sense of separation further. When the one who appears with an illness dissolves their sense of separation in your company real healing takes place in them also as a consequence of you knowing what you are.
Avasa
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Se attacchi una malattia sei un aggressore, e allora diventi complice di quella stessa energia che crea la malattia.
Amare la malattia è la risposta alla guarigione, perché il dis-agio è un’informazione che proviene dalla sorgente ma si è un po’ persa nel suo cercare di tornare a casa. Nell’amare la malattia le si dà un vero orientamento. Le si ricorda della sua vera origine ed essa volentieri ritornerà a casa, verso la salute.
E’ da qui che provengono tutte le malattie, ma esse hanno scordato la strada di casa. La malattia proviene dall’Amore. E’ un riflesso della tua coscienza.
A meno che non tu non ti renda conto di quale sia la tua verità, non puoi essere completamente a tuo agio e quindi c’è dis-agio. Ed è questo dis-agio che è la madre di tutte le malattie. Si deve allora andare oltre questa malattia primaria e rendersi conto di essere quell’immobilità che sta prima della malattia stessa, e come tale si è sempre a proprio agio. Solo da questo luogo di riposo può accadere una vera guarigione, non appena il tuo dis-agio si ferma, allora la malattia, che appare esteriormente, inizia a sparire fino a dissolversi del tutto.
Così come sei così è il mondo, così dentro così è fuori. La causa di un effetto è anche la causa di ciò che si immagini provochi quella causa. La causa di tutto ciò che appare è se stessi, se si vive nell’ignoranza di ciò che si è, allora si creerà il riflesso di questa ignoranza e la creazione stessa verrà dipinta col pennello dell’ignoranza. Se si vive nella consapevolezza conscia di ciò che si è, allora si creerà a partire da e con questa consapevolezza conscia. Si creerà un mondo in cui il risveglio sta avvenendo, esattamente nella stessa misura in cui si è svegli, in quanto il mondo è il proprio riflesso.
Quello che stai cercando è di guarire è la tua stessa malattia, si è schizofrenici se ci si identifica con il corpo / mente e l’intero modo di agire e di pensare sarà quello di una persona folle. Se si realizza ciò che si è veramente, ovvero la consapevolezza impersonale che sta prima dell’apparizione del corpo / mente, allora si vedrà di non essere nessuno, di essere nulla. Lo stesso niente che esiste prima della creazione.
In questa realizzazione c’è vera guarigione, integrità, interezza e in essa vedi che tutto ciò che appare è te stesso, catturato nel gioco dell’apparente separazione con gli “altri”. Il semplice vedere tutto questo è proprio ciò che inizia a guarire gli apparenti altri dalla malattia della separazione, e le malattie del del corpo / mente seguono poi l’esempio.
Per arrivare a questa realizzazione devi essere del tutto pronto a perdere ogni cosa che conosci di te stesso, inclusa l’idea, l’idea di questo momento, di essere un individuo separato, perché questa non è la tua verità e questo concetto deve morire prima che la realizzazione del proprio vero Sé possa accadere. Si deve morire all’immagine di se stessi per vedere ciò che non ha immagine.
Quando stai come ciò che non ha immagine, non sei nulla, non sei nessuno. Quando sei nessuno, tutte le azioni del corpo / mente sono viste accadere spontaneamente in base alle circostanze del momento. Tutte le azioni sono allora le migliori possibili nel momento perché saranno azioni pure, non ostacolate da parte del concetto di ego. Saranno l’azione dell’Unità e quindi non creeranno un ulteriore senso di separazione. Qualora allora si presenti un qualcuno con una malattia che dissolva il suo senso di separazione in tua compagnia, allora ci sarà una vera e propria guarigione come conseguenza del tuo sapere cosa sei.
Avasa
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