Me + You = One

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What does Life actually consist of? I am not talking about our so-called private, personal lives but Life as a whole.

In order for you or I to experience Life there  must be two things present, an experience and an experience-er. Regardless of what is experienced, negative or positive, these apparent two things have to be in place, without them there would be no experience.

What should be clear to us, yet for some reason is not, is that we experience our body in the same way that we experience any other object, as a thing. Somehow we have got a bit misidentified with the experience and lost sight of the experiencer and we barely notice this fact. I claim that the body is what I am when in fact this is not my first-hand experience. My first-hand experience is that “I”, whatever this is, is not the body but what knows of the body as an experience.

I experience the world, of which my body is a part, and so obviously I am the experiencer yet somehow I have fallen into a case of mistaken identity and claim that the body, which is my experience, is what I am. If I claim this to be true I am claiming that I am an object just as every other thing in my world is an object. Yet it is clear that the object is not the experiencer but the experience. ALL experiences of my world, including my body, are EXPERIENCED and they are experienced by an EXPERIENCE-ER.

So if the body itself is not what “I” am then “I” must be something apart from the body that is in itself absent of any experience. As the subject of all objectified experience, and all experience IS objectified, “I” must be the subject and as this subjective “I” myself cannot be an object. I am not an object and therefore cannot be an experience in myself but the absence of experience.  As the absence of experience I am therefore in myself a non-experience which can take in all the experiences of Life, of my world. This has to be true for every human being. We, each one of us, whilst appearing to be separate objects, are actually non-experience experiencing the world through a human form which is part of our experience. We therefore are not the body itself.

The body is an instrument for experiencing the human experience. Without it “I” could not experience , joy, sadness, pain, sympathy for apparent others or any of the other experiences that make up a human experience. This incredibly intricate and complex vehicle that “I”, the non-experience, needs in order to experience Life is this object that I have mistakenly been calling “I”.

“I” am no more this body than than my car is “I” when if I forget that the body is driving it. “I” am what appears to be inside the body as a non-experience. Somehow this very obvious fact has been overlooked which is strange somehow as it should be most obvious.

If I look for myself as this non-experience, this “I”, what do I find? Certainly not an experience! In fact nothing , or rather no-thing, is to BE found. I see that I am absent of thing-ness. “I” am not a feeling or a taste or a smell or a sound or an colour or shape, all of which can be described as objects, but the absence of such things. I am a sort of presence of some sort which “I” sort of know is present but as what? I have no idea, I cannot describe this, yet it is obvious that this that has no description, but is aware of itself, is what I am. I am No-thing.

This therefore must be the same for all human forms, this non-experience living through the experienced form and experiencing the world. If this is so, and it is! This is where I fully meet others for here I AM the apparent others.  This “I” and the “I” of the apparent other is the same I.

In seeing my SELF to be “I” I see that all other are this same “I”. So although my outer experience of the world is that it is full of OTHER people my inner experience is that all the OTHERS are no other than my Self. We are all the same Self, One-Self, one`s true Self is ONE Self !

All my imagined problems with “others” have been based upon a wrong identification. All my so –called personal problems have been based on this idea that I was a limited being within a body when the Truth is “I” am in all bodies, I am unlimited. All of the human problems therefore are also this. The problem of conflict , war, hatred and all those activities based upon the sense of separation between imagined others dissolve here in this realization that “WE”, which itself is an illusion , are all “I”, all are the same Self functioning through all the forms.

All the problems of mankind are based upon this wrong assumption of separation, this wrong identification with one`s self. It is all based on a case of mistaken identity.

The only way therefore to solve ALL the problems, both the personal AND the problems of ALL humanity and at the international level, is to see clearly what “I” is. When I know that I am you and you are I, that we all are “I”, finally Love is true of us. When action then arises from the conscious recognition of this Love all action will serve both one`s self and the One-Self.

The realization and to what we are is the answer to ALL of humanity`s problems.

Are you the experience or the One that is experiencing? Look for your Self because only you have the authority to state the answer. Is what we call “I” a thing or the aware no-thing-ness that is reading these words right now THROUGH the body.

If you SEE this clearly then you have just realised that what you have read is your own message to yourself. Welcome back home, to the place that you have never left !!!

“Least aware of what he should be most assured, His glassy essence”

William Shakespeare

Avasa

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Di cosa consiste in realtà la Vita? Non parlo delle nostre cosiddette vite private e personali, ma della Vita nel suo insieme. Perché tu o io possiamo fare esperienza della Vita ci devono essere due cose presenti, un’esperienza e un qualcosa che fa esperienza. A dispetto di cosa sia esperito, sia esso negativo o positivo, queste apparenti due cose devono esserci, senza di esse non ci sarebbe esperienza. Ciò che dovrebbe esserci chiaro, eppure per qualche ragione non lo è, è che facciamo esperienza del nostro corpo alla stessa maniera in cui facciamo esperienza di qualunque altro oggetto, ovvero come una cosa.

In qualche modo ci siamo un po’ confusi a livello di identità con l’esperienza e abbiamo perso di vista ciò che fa esperienza e notiamo appena questo fatto. Reclamo che il corpo sia ciò che sono quando in effetti questa non è la mia esperienza di prima mano. La mia esperienza di prima mano è che “io”, qualunque cosa essa sia, non è il corpo, ma ciò che conosce il corpo in quanto esperienza. Io faccio esperienza del mondo, di cui il mio corpo è solo una parte, e quindi ovviamente sono ciò che fa esperienza, eppure in qualche modo sono caduto in caso di “scambio di persona” e reclamo di essere il corpo, che è invece una mia esperienza e lo prendo come ciò che sono.

Se rivendico questo come vero, sto reclamando di essere un oggetto così come ogni altra cosa nel mondo è un oggetto. Eppure è chiaro che l’oggetto non è ciò che fa l’esperienza, ma l’esperienza stessa. TUTTA l’esperienza del mio mondo, incluso il mio corpo, è ESPERITA e tutte queste cose sono esperite da un qualcosa che ne fa esperienza. Quindi se il corpo non è ciò che “Io” sono, allora “Io” deve essere parte di qualcosa di diverso dal corpo, qualcosa che in sé è assente di ogni esperienza. Come soggetto di ogni esperienza oggettiva – e tutta l’esperienza E’ oggettiva – “Io” deve essere il soggetto e come questo “Io” soggettivo non posso essere in me stesso un oggetto. Io non sono l’oggetto e quindi non posso essere io stesso un’esperienza, ma l’assenza di una esperienza. Come assenza dell’esperienza sono una non-esperienza che può prendere la forma di ogni esperienza della Vita, del mio mondo. Questo deve essere vero di ogni essere umano.

Noi, ognuno di noi, mentre appare come un oggetto separato, è in realtà la non-esperienza che fa esperienza del mondo attraverso la forma umana, che è in sé una parte della nostra esperienza. Noi quindi non siamo il corpo in sé. Il corpo è uno strumento per fare esperienza dell’esperienza umana. Senza di esso “Io” non potrei fare esperienza d’Amore, di gioia, di tristezza, di dolore, di simpatia per gli apparenti altri o potrei fare alcuna altra esperienza che costituisce l’esperienza umana. Questo incredibile e complesso veicolo che è l’”Io”, la non-esperienza, ha bisogno per poter fare esperienza della Vita di questo oggetto che per errore è stato chiamato “Io”. “Io” non sono più questo corpo di quanto la mia auto sia “Io” quando mi dimentico che è il corpo che la guida. “Io” sono ciò che appare dentro il corpo come una non-esperienza. In qualche modo questo fatto molto ovvio è stato ignorato, cosa strana visto che dovrebbe invece essere la più ovvia.

Se mi cerco come questa non-esperienza, questo “Io”, cosa trovo? Di certo non un’esperienza! Infatti nulla, o piuttosto un niente una non-cosa, DEVE essere trovato. Vedo che sono assente dell’essere un qualcosa. “Io” non sono una sensazione o un sapore o un odore o un colore o una forma, cose attraverso cui si possono descrivere gli oggetti, ma sono l’assenza di tali cose. Sono una sorta di presenza in cui “Io” sa in qualche modo di essere presente, ma come cosa? Non ne ho idea, non posso descriverlo, eppure è ovvio che questo che non ha descrizione, ma è consapevole di sé, è ciò che sono, io sono Nulla.

Quindi deve essere lo stesso per tutte le forme umane, questa non-esperienza che vive attraverso la forma esperita e che fa esperienza del mondo. Se questo è il caso, allora è così! Questo è il luogo in cui incontro pienamente gli altri perché qui IO SONO gli apparenti altri, Questo è “Io” e “Io” dell’apparente altro è lo stesso Io. Nel vedere me STESSO come “Io” vedo che tutti gli altri sono lo stesso “Io”. Quindi sebbene la mia esperienza esteriore del mondo sia che è piena di ALTRE persone, la mia esperienza interiore è che tutti gli ALTRI non sono altro che me Stesso. Siamo tutti lo stesso Sé, UN UNICO SE’, il proprio vero Sé è SE STESSI! Tutti i miei immaginari problemi con gli “altri” sono basati su una identificazione errata.

Quindi i miei cosiddetti problemi personali sono basati su questa idea che se fossi un limitato essere umano all’interno di un corpo, quando invece la Verità è che “Io” è in tutti i corpi, io sono illimitato. Tutti gli esseri umani sono quindi questo. Il problema del conflitto, della guerra, dell’odio e di tutte le attività basate sul senso di separazione con gli immaginari altri si dissolvono qui nella realizzazione di questo “NOI”, che in sé è un’illusione, sono tutti “Io”, tutti lo stesso Sé che funziona attraverso ogni forma. Tutti i problemi dell’umanità sono basati su questo preconcetto sbagliato di separazione, questa identificazione scorretta di se stessi.

E’ tutto basato su un caso di “scambio di identità”. L’unico modo quindi per risolvere TUTTI I problemi sia personali che i problemi di TUTTA l’umanità in tutto il mondo è vedere con chiarezza ciò che “Io” è. Quando so che sono te e tu sei Io, che siamo tutti “Io” finalmente l’Amore è ciò che è vero di noi. Quando l’azione davvero sorge dal riconoscimento conscio di questo Amore tutta l’azione servirà sia se stessi che il Sé. La realizzazione e il risveglio di ciò che siamo è la risposta a TUTTI i problemi dell’umanità. Tu sei l’esperienza o CIO’ che fa l’esperienza? Guarda da te perché solo tu sei l’autorità di formulare la risposta. E’ ciò che chiamiamo Io una cosa o quel consapevole nulla che sta leggendo queste parole ATTRAVERSO il corpo? Se vedi questo con chiarezza allora hai appena realizzato che ciò che hai letto è il tuo proprio messaggio per te stesso. Bentornato a casa, al luogo che non hai mai lasciato!!!

“Meno consapevoli di quello di cui dovremmo essere più certi, la nostra essenza trasparente come vetro”.
William Shakespeare

Avasa

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